LE MURA COME AREA VERDE

Nate come struttura militare, le mura di Ferrara sono divenute nel corso dei secoli un ampio giardino che circonda il nucleo cittadino. Un sempre maggior numero di ferraresi e turisti ha cominciato a sceglierle come luogo dove rilassarsi, fare attività sportiva e condurre i propri animali domestici. Esse presentano aree pianeggianti e prati, lunghi percorsi tra filari di alberi e zone con vegetazione che ricorda quella dei boschi. Veri e propri parchi sono divenuti vari tratti delle antiche fortificazioni. Si tratta della parte residua della fortezza pontificia (nei pressi di viale 4 Novembre), il baluardo della montagna, il baluardo di san Tommaso, la montagnola nei rampari di Belfiore e gran parte del tratto in corrispondenza di via dei Baluardi, nella fascia meridionale della città. L'interramento del fossato delle mura ebbe inizio nel 1865 e nel 1937 furono aperti due fornici nella parte orientale (dove ha inizio il nostro 'Itinerario turistico verde') per permettere la costruzione dell'attuale via Pomposa, mettendola in connessione con il centro cittadino.

STORIA

Inizialmente le prime mura, erette a sud della città, avevano lo scopo di proteggere un antico traghetto fluviale. In seguito, dopo la costruzione di una nuova cattedrale (più a nord rispetto alla vecchia Basilica) le mura vennero ampliate anche per difendere il centro cittadino. Gli storici ci parlano di una porta nel tratto corrispondente all'attuale via Ripagrande, ma quella più conosciuta e importante era la porta degli Angeli situata nella zona settentrionale. Da questa passavano i personaggi più illustri e, naturalmente, gli stessi duchi. Altri varchi importanti erano porta Paola a sud e porta San Giovanni a Est. Lungo tutto il tracciato delle mura sono ancora visibili i bastioni, concepiti per la difesa dagli assedi, che al tempo erano dotati di fossati e di cannoni.

ADDIZIONI

Nel 1608 (dopo la devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio) il papa Paolo V fece edificare una fortezza a forma di stella pentagonale. Si trovava a sud-ovest della città e interrompeva le mura storiche. La sua realizzazione, però, produsse la perdita della “delizia Estense” di Belvedere. La fortezza venne parzialmente distrutta durante la dominazione francese (nel 1805) e demolita definitivamente dopo il 1860 ad opera del governo provvisorio di Ferrara dopo il plebiscito di annessione al Regno di Sardegna.

LE FORTIFICAZIONI DELL'ADDIZIONI ERCULEA

Quando fu iniziata la realizzazione dell'Addizione Erculea le mura dell'attuale asse Cavour-Giovecca si vennero a trovare al centro della città e non furono quindi più utili a svolgere la loro funzione difensiva, pertanto furono spostate più a nord e realizzate tra il 1493 e 1505 su progetto di Biagio Rossetti. Sono contraddistinte da torricini semicircolari e da un lungo camminamento per le sentinelle. A Nord-Ovest si erge il Torrione del Barco, rilevante esempio di architettura militare che ne attesta il passaggio dalle forme quattrocentesche a quelle cinquecentesche. Altre notevoli strutture sono: a nord la porta degli Angeli e a est il Torrione di San Giovanni, qui -sul vicino piazzale- si trova oggi una statua di Giorgio de Chirico.

PATRIMONIO DELL'UMANITA

Le mura di Ferrara sono state inserite tra i criteri di iscrizione di Ferrara tra i siti del patrimonio mondiale Unesco.